CAPANNA GIGLIOLA
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escursioni

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pizzoni di laveno

 
Partenza: Casere, 768 m
Arrivo: Passo del Curvignone, 1050 m 
Altitudine minima: 241 m
Altitudine massima: 1.105 m
Tempo di percorrenza: 3 h
Lunghezza: 7 Km c.
Difficoltà: E. Il percorso si snoda, in parte, lungo la rocciosa e scoscesa cresta dei Pizzoni di Laveno. Si invita pertanto a prestare attenzione con terreno bagnato.
Peculiarità: l'itinerario porta a far conoscere, oltre ad una civiltà silvo-pastorale ormai tramontata, l'ameno e riposante rifugio CAI di Besozzo (De Grandi Adamoli) dove è possibile trovare un posto di ristoro ed un'area attrezzata, e nei cui pressi si può godere di uno splendido panorama sul Lago Maggiore e sul Verbano.
Segnaletica: orizzontale con segnavia a bandiera in vernice giallo-verde AV (Anulare Valcuviano). Vernice bianco - rossa della 3V variante lungo i Pizzoni. 
Equipaggiamento: escursionismo di media montagna
Caratteristiche del fondo: sterrato, acciottolato, asfalto
Periodo consigliato: marzo-novembre
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Per raggiungere l'antico nucleo montano di Casere (768 m) ci sono le seguenti possibilità:
  • a piedi dalla piazza Fontana di Laveno Mombello (205 m)
  • con la bidonvia da Laveno fino a Poggio S.Elia (950 m)
  • seguendo la SP8 proveniente da Cittiglio
Da Casere si segue il sentiero (segnavia g/v AV) che porta sulla strada asfaltata per il Passo del Cuvignone. Dopo poche centinaia di metri si snoda sulla sinistra (cartello indicatore "Pizzoni") un sentiero che risale ripidamente il crinale in un fitto bosco di castagni e betulle. Piegando verso destra si giunge al Passo Barbè ( 873 m). Si raggiunge la prima cima dei Pizzoni di Laveno (1.015 m), risalendo un ripido ed esposto sentiero roccioso. La vista che si presenta dei due versanti all'escursionista è notevole, soprattutto quella che guarda verso il Lago Maggiore. Percorrendo i vari saliscendi lungo la cresta si toccano le varie cime attraverso splendide faggete che degradano verso nord, mentre sul versante opposto crescono la betulla, il nocciolo, la ginestra, la felce aquilina, il ginepro e il prugnolo. Sempre seguendo il sentiero di cresta, si sale verso il Monte La Tegia (1.105 m, la cima più alta del gruppo). Si può evitare di salire in vetta stando appena più sotto, si scende in direzione sud-est al Passo del Cuvignone (1.050 m c.). Dal passo, volgendo in direzione nord, su un sentiero segnato che taglia i tornanti della carrozzabile si giunge al rifugio CAI "De Grandi Adamoli" (977 m). Dal vicino belvedere: "al Poggiolino", graziosa vista sul Lago Maggiore e sulle Isole Borromee.Il percorso può continuare fino a Nasce, frazione di Castelveccana. 
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CASALZUIGNO-CITTIGLIO-VARARO

Partenza: Zuigno, 327 m
Arrivo: Vararo, 757 m
Altitudine minima: 244 m
Altitudine massima: 850 m c.
Tempo di percorrenza: 4 h 30'
Lunghezza: 10,5 Km c.
Difficoltà: E
Peculiarità: a San Quirico sorge l'antica Chiesa dedicata a Santi Quirico e Giolitta e Santuario della Beata Vergine delle Grazie del secolo XII.
Segnaletica: verticale con cartelli serigrafati della 3V (Via Verde Varesina). Orizzontale con segnavia a bandiera in vernice biancorossa; in vernice giallo-verde AV (Anulare Valcuviano).
Equipaggiamento: escursionismo leggero
Caratteristiche del fondo: sterrato, acciottolato, asfalto
Periodo consigliato: tutto l'anno
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Dal piazzale antistante l'ingresso della seicentesca villa Della Porta Bozzolo in Zuigno (327 m) un cartello indicatore della 3V segnala l'itinerario marcato per Vararo. Si prosegue per via Libertà, si raggiunge piazza Marconi (Chiesa Parrocchiale) e si continua, volgendo ad occidente, per Casale (358 m); si giunge alla sua bella fontana nella piazza ove sorge la Chiesa Parrocchiale. All'uscita del paese si percorre una strada campestre (vedi anche segnavia g/v AV) fino a giungere al borgo di San Quirico (369 m), ove sorge l'antica chiesa ubicata su un'altura dominante l'abitato. Lasciata la chiesa si procede per la localitàCascine, si affianca la piccola chiesetta di San Rocco e attraverso le vie ai Chiosi, Oberdan e N. Sauro si raggiunge in Cittiglio la SP8 per Vararo. Attraversato l'antico nucleo di Cittiglio in località Ghetto, dopo aver percorso un tratto di via Laveno si giunge in località Cereda passando nei pressi dell'azienda agrituristica Sciarada. Si prosegue su una sterrata fino ad immettersi sul sentiero n. 2 proveniente da Cascina Orcella che porta alla Fontanaccia. Da qui l'erto e lungo sentiero percorre le pendici sud-occidentali del Sasso del Ferro offrendo una gradevole vista su parte del Verbano e sulla Valcuvia. Più in alto il sentiero si innesta su una strada sterrata che volgendo verso nord passa dai più miti declivi della Cujaga (785 m), passando sotto l'impianto della bidonvia Laveno-Poggio Sant'Elsa. Lungo il percorso, nei pressi di un ampio pianoro, è possibile vedere un masso erratico chiamato "Sass dul Margoz". Si prosegue sulla stradina forestale tra boschi e faggete in direzione del Sassale. Lasciata sulla destra la deviazione del sentiero n. 8 (cartello in legno "funivia") che conduce al Poggio Sant'Elsa, seguendo i segnavia della 3V si raggiunge il grazioso abitato di Casere (768 m). Attraversato il gruppo di case, lasciando sulla destra il ristorante Gigliola e superata una cappelletta votiva, si percorre un tratto della SP8 fino a giungere il caratteristico nucleo di Vararo (757 m). ​
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laveno-sasso del ferro-casere-laveno

Partenza e arrivo: Laveno, 205 m
Altitudine minima: 205 m
Altitudine massima: 1.062 m
Tempo di percorrenza: 4 h (salita e discesa a piedi) 
Lunghezza: 11,5 Km c.
Difficoltà: EE. La discesa dal Sasso del Ferro, sul versante sud-orientale, si svolge lungo un ripidissimo e mal tenuto sentierino, contrassegnato da sbiadite tacche in vernice gialla. Si invita a prestare particolare attenzione in caso di terreno bagnato.
Peculiarità: l'itinerario porta a far conoscere, oltre ad una civiltà silvo-pastorale ormai tramontata, l'ameno e riposante Poggio di Sant'Elsa, dove è possibile trovare un posto di ristoro ed un'area attrezzata da cui si gode uno splendido panorama sul Lago Maggiore e sul Verbano.
Segnaletica: orizzontale a bandiera in vernice giallo-verde AV (Anulare Valcuviano).
Equipaggiamento: escursionismo di media montagna
Caratteristiche del fondo: sterrato acciottolato, asfalto
Periodo consigliato: marzo-novembre
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Per raggiungere il Poggio di Sant'Elsa (950 m c.) ci sono due possibilità:
  • dal piazzale della stazione delle Ferrovie Nord Milano di Laveno (205 m) si costeggia il lago fino a piazza Indipendenza (cartello indicatore Laveno-Casere AV, segnavia g/v), si attraversa il nucleo storico ottocentesco e si raggiunge via Palestro, che s'alza a scalinata. Dopo alcune svolte salire la ripida strada asfaltata attraverso le frazioni di Brenna (334 m), Monteggia (394 m), e Le Cascine (421 m). Superate queste antiche e rustiche frazioni si segue la mulattiera acciottolata che si snoda in un fitto bosco di castagni e robinie e, dominando dall'alto il torrente Riale, conduce all'antico nucleo montano delle Casere (768 m). In breve, seguendo una stradina sterrata con segnavia giallo (n. 8 rosso), risalendo le fasce boschive occidentali del Sasso del Ferro si arriva al Poggio Sant'Elsa.
  • prendere la bidonvia della Funivia del Lago che in 15 minuti c. porta da Laveno alla piazzola del Poggio.
Da questa si domina l'insenatura di Laveno e buona parte del Lago Maggiore con le montagne che lo circondano, dal Mottaroneal Monte Zeda e la catena alpina sullo sfondo. Lasciato il Poggio, un ripido sentierino conduce in vetta al Sasso del Ferro (1.062 m) dal quale la vista spazia su un più ampio panorama di laghi e montagne. La discesa verso Casere si effettua sul versante orientale del Monte Sasso del Ferro in direzione della conca di Vararo su una ripidissima traccia di sentiero fino ad immettersi sulla sinistra su una sterrata di un facile percorso distensivo tra faggete e verdi radure. Arrivati a Casere si riprende in discesa la bella mulattiera dell'Anulare Valcuviano che è stata percorsa per la salita; si raccomanda di effettuare una deviazione sulla destra prima di arrivare alla frazione Monteggia (cartello indicatore) per osservare il Sasso del Fungo costituito dalla particolare sovrapposizione di due massi erratici. Da qui si ritorna a Laveno. 
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